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Prāṇāyāma

La scienza del respiro vitale

Il prāṇāyāma, una componente fondamentale dello yoga, è una pratica antichissima che mira al controllo e all’espansione del prāṇa, l’energia vitale che permea l’universo e sostiene la vita.

Secondo i testi vedici e le antiche scritture yogiche, il prāṇa non è semplicemente il respiro fisico, ma una forza cosmica sottile che anima ogni aspetto dell’esistenza.

Nella filosofia yoga, si ritiene che il prāṇa scorra attraverso una rete di canali energetici chiamati nāḍī. Le tre nāḍī principali sono suṣumṇā (il canale centrale), iḍā (il canale lunare) e piṅgalā (il canale solare). Il prāṇāyāma mira a purificare e bilanciare queste nāḍī, facilitando così l’ascesa dell’energia kundalini e promuovendo l’evoluzione spirituale.

Tre tecniche di prāṇāyāma molto potenti sono:

Nāḍī Śodhana, nota anche come respirazione alternata, ideale per purificare le nāḍī e bilanciare i flussi di prāṇa.

Sedersi in una posizione comoda con la colonna vertebrale eretta.
Chiudere la narice destra con il pollice destro e inspirare attraverso la narice sinistra.
Trattenere brevemente il respiro, poi chiudere la narice sinistra con l’anulare destro e espirare attraverso la narice destra.
Inspirare attraverso la narice destra, trattenere, poi espirare attraverso la sinistra.
Questo completa un ciclo. Ripetere per diversi minuti.

Kapālabhāti (Cranio Splendente), tecnica energizzante nota per la sua capacità di purificare il sistema respiratorio, schiarire la mente e stimolare il metabolismo.

Sedersi comodamente con la schiena dritta.
Inspirare profondamente, poi espirare forzatamente e rapidamente contraendo l’addome.
L’inspirazione successiva avviene passivamente mentre i muscoli addominali si rilassano.
Ripetere questo ciclo per 20-30 respiri, poi fare una pausa e respirare normalmente.

Bhastrīkā (Respiro del mantice), potente tecnica che stimola il metabolismo e ossigena rapidamente il sangue.

Sedersi in una posizione comoda con la schiena dritta.
Inspirare ed espirare forzatamente e rapidamente attraverso entrambe le narici, contraendo e rilassando l’addome e il torace.
Mantenere un ritmo costante, con inspirazioni ed espirazioni di uguale durata.
Praticare per 10-20 respiri, poi inspirare profondamente e trattenere il respiro per alcuni secondi prima di espirare lentamente.

Tutte le tecniche di prāṇāyāma dovrebbero essere apprese sotto la guida di un insegnante qualificato. La pratica regolare può portare a una maggiore vitalità, chiarezza mentale e, in ultima analisi, all’espansione della consapevolezza spirituale.

Il prāṇāyāma rappresenta un ponte tra le pratiche fisiche dello yoga e gli stati più elevati di meditazione e samādhi. Attraverso il controllo consapevole del respiro e del prāṇa, il praticante può gradualmente trascendere le limitazioni del corpo e della mente, avvicinandosi all’esperienza dell’unità cosmica descritta nei testi vedici.

Mantra japa

Il mantra japa è una pratica spirituale centrale nella tradizione vedica e nello yoga. Il termine “japa” deriva dalla radice sanscrita √jap, che significa “mormorare” o “recitare sottovoce”. Questa tecnica implica la ripetizione costante e concentrata di un mantra, una formula sacra composta da sillabe o frasi in sanscrito.

Gāyatrī mantra

Il Gāyatrī Mantra, gioiello della tradizione vedica radicato nel Rigveda (RV 3.62.10), ha attraversato millenni mantenendo intatta la sua potenza spirituale. Questo antico tesoro di saggezza, attribuito al ṛṣi Viśvāmitra, trova una nuova e profonda interpretazione nell’insegnamento di Śrī Tathāta, che ne svela il significato per il mondo contemporaneo.