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Dīpāvalī

Illuminazione Spirituale e Arte Simbolica

Dīpāvalī, comunemente nota come Diwali, è una delle festività più significative nella tradizione indù, con radici profonde nei testi vedici.

La parola “dīpāvalī” deriva dal sanscrito, dove “dīpa” significa luce o lampada, e “āvalī” significa fila o serie. Nei testi vedici, in particolare nell’Atharvaveda, troviamo riferimenti all’uso rituale delle lampade come simbolo di conoscenza e illuminazione spirituale.

Nel contesto vedico, Dīpāvalī rappresenta il trionfo della luce sull’oscurità, della conoscenza sull’ignoranza. Il Ṛgveda (1.50.10) recita:
“ud vayaṃ tamasas pari jyotiḥ paśyanta uttaram”
(Possiamo noi vedere la luce superiore, al di là dell’oscurità)
Questo verso riflette l’essenza di Dīpāvalī come ricerca della luce interiore.

Durante Dīpāvalī, la recitazione di mantra vedici è una pratica comune. Uno dei mantra più diffusi è l’Asato Mā, che ha origine nella Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad (1.3.28):
“asato mā sad gamaya
tamaso mā jyotir gamaya
mṛtyor mā amṛtaṃ gamaya”
(Dall’irreale conducimi al reale,
Dall’oscurità conducimi alla luce,
Dalla morte conducimi all’immortalità)
Questo mantra incapsula l’aspirazione spirituale centrale di Dīpāvalī: il passaggio dall’ignoranza alla conoscenza, dall’oscurità alla luce.

Un aspetto visivamente affascinante di Dīpāvalī è la creazione di rangoli, disegni decorativi realizzati sul pavimento utilizzando materiali colorati come polveri di riso, sabbia o petali di fiori. Questa tradizione, sebbene non esplicitamente menzionata nei testi vedici più antichi, trova le sue radici nel concetto di “vāstu-puruṣa-maṇḍala”, un diagramma sacro descritto nei testi di architettura vedica come il Vāstu Śāstra.
I rangoli rappresentano microcosmi dell’universo e fungono da punto focale per l’energia divina. La loro creazione è considerata un atto di devozione (bhakti) e un mezzo per invocare benedizioni e prosperità. I motivi geometrici e naturali dei rangoli spesso incorporano simboli vedici come lo svastika (simbolo di buon auspicio) o il padma (loto, simbolo di purezza e illuminazione).
La pratica del rangoli durante Dīpāvalī può essere interpretata come un’estensione visiva del concetto vedico di “ṛta”, l’ordine cosmico. Attraverso la creazione di questi disegni effimeri, i devoti partecipano simbolicamente al mantenimento dell’armonia universale.

La celebrazione di Dīpāvalī, inclusa la tradizione dei rangoli, si è diffusa ormai in tutto il mondo, trascendendo i confini culturali e religiosi. Questo fenomeno può essere interpretato alla luce del concetto vedico di “vasudhaiva kuṭumbakam” (il mondo è una sola famiglia), trovato nel Mahā Upaniṣad. La diffusione globale di Dīpāvalī riflette un’universale aspirazione umana verso la luce, la conoscenza e l’espressione artistica.

L’importanza di Dīpāvalī nel mondo contemporaneo va oltre la sua dimensione religiosa. Rappresenta un momento di riflessione collettiva sull’importanza della luce interiore, della conoscenza e della creatività in un’era di rapidi cambiamenti e incertezze. La sua celebrazione globale offre un’opportunità di dialogo interculturale e di comprensione reciproca, in linea con gli ideali vedici di armonia universale.

Mantra japa

Il mantra japa è una pratica spirituale centrale nella tradizione vedica e nello yoga. Il termine “japa” deriva dalla radice sanscrita √jap, che significa “mormorare” o “recitare sottovoce”. Questa tecnica implica la ripetizione costante e concentrata di un mantra, una formula sacra composta da sillabe o frasi in sanscrito.

Navarātri e Daśaharā

Navarātri, letteralmente “nove notti” in sanscrito (nava, “nove” e rātri, “notte”), è una celebrazione fondamentale nella tradizione hindū che onora la Devī, la Dea Madre nelle sue molteplici manifestazioni. Questa festa, profondamente radicata nei testi vedici, rappresenta un periodo di intensa sādhana (pratica spirituale) e devozione, culminando nel decimo giorno conosciuto come Vijayadaśamī o Daśaharā.

Buddha Pūrṇimā

Buddha Pūrṇimā, nota anche come Vesak, è una delle festività buddhiste più importanti, che commemora la nascita, l’illuminazione e il parinirvāṇa del Buddha storico, Siddhārtha Gautama. Questa celebrazione, tuttavia, trascende il contesto puramente buddhista e si collega profondamente al concetto di “buddha” nella più ampia tradizione indo-vedica.

Guru Pūrṇimā

Guru Pūrṇimā è una festa di grande importanza nella tradizione indù, buddista e giainista, celebrata il giorno di luna piena (pūrṇimā) del mese di Āṣāḍha (giugno-luglio) del calendario indù.